Archivi tag: Carlo Mazza

Marcello Introna – Percoco

Percoco è un romanzo della memoria. E’ il romanzo del recupero della memoria. Della memoria di una storia dimenticata da quasi tutti, anche da chi ha vissuto la psicosi e la paura seguite ai fatti raccontati.

È il romanzo di una Bari che si sta riprendendo, più o meno, dai tragici avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale.

La Bari di Percoco non è una così lontana da quella dei professionisti dei romanzi di Carofiglio o di Lupi di Fronte al Mare di Carlo Mazza.

È la Bari del dopoguerra, che forse non si è ancora ripresa dal bombardamento che ha segnato la sua guerra ma che cerca di ricominciare in tutti i modi una vita tranquilla dopo gli affanni degli ultimi anni.

È la Bari dei genitori dei professionisti di oggi.

Famiglie piccolo borghesi ossessionati dalla scalata sociale, dalla carriera dei figli sui quali riversare le loro aspirazioni, i loro desideri di rivincita, i loro sogni di scalata sociale.

Franco Percoco nasce in una di queste famiglie.

La famiglia Percoco è l’esempio di questa volontá di crescita sociale, accentuata, in questo caso, dalle “disgrazie” da nascondere a tutti e da rimuovere dalla memoria e dalla vita.

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Chi è Carlo Mazza (con parole sue)

Sono nato a Bari il 26 marzo 1956. Qui ho vissuto con i miei genitori e cinque sorelle, ho trovato lavoro (dal 1979 sono dipendente bancario), mi sono laureato (in Scienze Politiche); ho svolto attività politica (sezione PCI di Bari-Carbonara, poi diventata sezione PDS e infine DS), ho fatto parte delle istituzioni (presidente della commissione cultura in un consiglio di circoscrizione di Bari). L’unico allontanamento da Bari è legato al servizio militare: ufficiale di complemento (1977) dell’Esercito, destinato quale specialista di amministrazione presso la Legione Carabinieri di Bolzano.

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Carlo Mazza – “Lupi di fronte al mare”

Molto spesso le città, con le loro peculiarità e le loro atmosfere, diventano protagoniste attive dei romanzi. Carlo Mazza rende Bari, la Bari degli ultimi anni, quella degli scandali berlusconiani, quella delle narrazioni vendoliane e dei dubbi sulla questione morale di sinistra, protagonista del suo Lupi di fronte al mare.

Il romanzo gioca su due livelli.

Il primo, raccontato in terza persona, è quello delle vicende legate alla Banca e ai suoi amministratori. Un livello nel quale politica, malaffare, sanità e malavita si mischiano, convivono e agiscono insieme per raggiungere obiettivi il più delle volte loschi. La Banca, radicata nel territorio, è il fortino da difendere dalle decisioni di un padrone venuto da fuori. Non per ragioni campanilistiche, ma per puro interesse personale. La gestione clientelare del credito, che si rispecchia nella gestione clientelare della politica e della sanità, è la forza motrice delle azioni dello spregiudicato gruppo di amministratori, capeggiati dall’avvocato Spadaro.

Il secondo livello è quello in cui opera Bosdaves, capitano dei carabinieri. Qui la storia, in prima persona, diventa narrazione di disincanto, di delusione e di speranze. Il capitano, spesso assente mentalmente dal suo lavoro, viene risucchiato nelle vicende della Banca, con i suoi delitti e i suoi misteri, dimenticando le difficoltà familiari per pochi istanti e intravedendo la speranza di un nuovo amore.

Intorno a Spadaro e a Bosdaves, protagonisti principali di questa storia, troviamo personaggi più o meno importanti. Personaggi gretti e personaggi al limite della macchietta e proprio per questo reali. E poi riceviamo continue sorprese e lezioni da alcuni di loro. Su tutti, il boss malavitoso che regala, inconsapevolmente, lezioni di vita e di potere e citazioni machiavelliche.

Poi c’è Bari. Protagonista sempre presente e silenziosa dal romanzo. La Bari dei salotti buoni. La Bari della malavita. La Bari degli scandali e delle scorciatoie per arrivare al successo e alla ricchezza (il metodo Tarantini è nato qui). La Bari dei professionisti inetti e arroganti, con molti vizi e pochissime virtù, che ricoprono posizioni di prestigio più per amicizie e parentele che per meriti propri.

Lupi di fronte al mare non è solo un romanzo, un noir ben costruito, ma anche un trattato sociologico su una città che ha assorbito il peggio degli ultimi anni. Una città specchio dell’Italia intera.

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Estate 2012 con Letterativo

Letterativo è pronto a tenervi compagnia anche questa estate.

Ogni mercoledì di luglio, dalle 0re 19.30 (accettiamo anche i ritardatari!!!) la splendida terrazza dell’Hotel Akropolis, in città vecchia, ospiterà un autore che parlerà e racconterà il suo lavoro.

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